Mai come quest’anno ho sentito il bisogno di avere una mente chiara.
E mai come quest’anno non ci sono proprio riuscita (e ne avevo scritto anche in questo articolo).
Così le vacanze che ho progettato e aspettato con cura, sono arrivate e mi sono trovata con la mente ingolfata, riempita, straripante. E ora che ho ripreso a lavorare questa sensazione di mente sazia non mi abbandona.
Sento il bisogno di avere una mente chiara e mi arrabbio perché non riesco a dipanare i grovigli dei miei pensieri.
Questa fatica potresti averla provata anche tu: ecco perché ho deciso di mettere nero su bianco tutto quello che ho imparato, per condividere una difficoltà e anche un po’ per avere un monito da consultare alla bisogna.
Cosa vuol dire avere una mente aperta
Uno dei concetti più semplici (ma non facili) della meditazione è il coltivare una mente spaziosa. Una mente aperta è una mente elastica, morbida, dove i pensieri entrano ed escono, senza lasciare sporcizia, confusione, senza fare troppo rumore.
Il respiro aiuta spesso a connettersi con questa dimensione di spaziosità: entra ed esce, così come i pensieri. Arrivano, si spostano, se ne vanno.
Una mente aperta è una mente che vede e sente le cose così come sono, senza alcuno sforzo. Non le vede per come vorrebbe che fossero o per come sono state. Sospende il giudizio (o lo elimina del tutto), supera i pregiudizi e si dispone con curiosità a quello che c’è. Così la mente aperta si trasforma in presenza mentale.
La presenza mentale non è una capacità sovrumana ma una qualità di attenzione che possiamo coltivare ogni giorno: nelle attività di routine, in quelle che richiedono uno sforzo maggiore, nelle relazioni. Ecco perché rientra nelle promesse che faccio a chi decide di collaborare con me.
Perché avere una mente aperta ci fa bene
Una mente aperta sa che tutto è cambiamento, sa fare spazio alle cose così come sono, adattarsi al momento e stare morbida. Insomma, ci fa bene. E qui ho trovato tre motivi per cui potresti iniziare ad allenarti per avere una mente aperta.
Libera dallo stress
“Fare le pulizie è un concetto che non si riferisce semplicemente a togliere lo sporco dalle superfici, ma è in stretta relazione con lo spazzar via le nubi che oscurano la nostra anima. […] Le pulizie sono soprattutto un esercizio spirituale di purificazione dell’anima”.
Keisuke Matsumoto da Manuale di pulizie di un monaco buddhista, Milano, Vallardi editore, 2018.
Una mente aperta è ordinata. E non si tratta di diventare persone maniache dell’ordine ma di riconoscere che nell’ordine possiamo davvero rigenerarci. Prova a pensare a come ti senti quando hai una scrivania confusionaria: come lavori? Che qualità di attenzione ha la tua mente? Che emozioni provi, invece, a osservare uno spazio ordinato?
E se queste sensazioni di sollievo, conforto, piacere, pace, calma, di fronte all’ordine di uno spazio tu potessi replicarle ripulendo un po’ la tua mente da pregiudizi, pensieri ossessivi, sensi di colpa, rimuginii? Troveresti la tua mente aperta. E molto rilassata.
Ci rende persone più creative
“Stirare, lavarsi le mani, guardare le mucche – tutte queste attività richiedono un’attenzione ripetitiva e meccanica. L’attività ripetitiva ha i suoi vantaggi. Occupa la mente senza usare molte risorse cognitive. Il suo facile coinvolgimento mantiene le menti delle persone aperte mentre mettono da parte problemi difficili da risolvere, facendo spazio per nuove idee o per il progresso di quelle mal sviluppate”.
Gloria Mark da Attention span, New York, Hanover Square Press, 2023.
Una mente aperta si apre anche grazie alle attività ripetitive, che permettono al cervello di utilizzare poche energie ma abbastanza da sgombrare il campo ai pensieri pesanti. E una mente aperta è quindi, inevitabilmente, più creativa. Spesso è proprio mentre ci dedicamo ad attività di poco sforzo (camminare, lavarci, pulire, riordinare) che le idee tornano a farci visita e trovano un po’ di spazio in cui accomodarsi.
Ci rende persone più chiare
La “mente come l’acqua” è “una condizione accessibile a tutti, in cui la mente è limpida e capace di azioni costruttive”.
David Allen, da Detto, fatto! L’arte di fare bene le cose, il metodo GTD, Milano, Sperling & Kupfer, 2022.
Una mente aperta è chiara, ed è capace di azioni chiare. Non reagisce troppo, né troppo poco, è una mente che sa essere misurata, non eccede nell’entusiasmo e nemmeno nel patema. Una mente aperta è pronta ad agire, tempestiva ma non impaziente, sa dare il giusto tempo a ogni cosa, anche alle scelte più complesse, e si muove con sicurezza.
Ecco quello che puoi fare già da ora
Come allenare una mente aperta?
Ho provato a raccogliere qualche suggerimento mindful che potrebbe aiutarti a sperimentare questa qualità di attenzione così preziosa.
- Tieni in ordine la tua mente. Ovvero cerca di farle prendere aria: tieni la porta aperta e lascia che i pensieri fangosi, ostili, fastidiosi, possano uscire. Cerca di non trattenere nulla. Concentrati sul respiro chiudendo gli occhi: bastano davvero pochi minuti tutti i giorni per poter spazzare via la confusione.
- Dedicati ad attività ripetitive quando senti che la tua mente si sta ingolfando. Non ostinarti in azioni complesse, non rimuginare sull’irritazione di non riuscire ad avere le idee giuste: concedi alla tua mente un po’ di tregua. Lasciale spazio e farà spazio al nuovo.
- Prova a stare: quando senti che l’impazienza morde per fare qualcosa, prova a non fare nulla. Impara ad aspettare. Eh sì, potresti sentirti a disagio, è il segno che sei sulla strada giusta!
E ordinata.
Io sono Sara Cremaschi, la tua assistente virtuale mindful.
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